Gestire i team attraverso il processo creativo è uno dei punti cardine del processo di design thinking. Guidare le persone alla costruzione di nuovi mindset è un mestiere che si impara con pazienza, sperimentazione, fallimento, ma via via con sempre più fiducia verso terreni inesplorati ed estremi.
Ho concluso da poco il corso di Ideo Leading for creativity e uscita dalla pressione delle consegne settimanali e dal coinvolgimento esuberante degli altri partecipanti posso finalmente riflettere con calma su cosa ho capito.
Leading for creativity è un corso particolare tenuto direttamente da Tim Brown che accompagna passo passo i partecipanti ad esplorare la generazione di soluzioni innovative da parte di team di designer. Tim insegna come guidare il gruppo attraverso le varie fasi delle progettazione e all’interno di scenari molto differenti.
Nella quattro settimane di corso ho definitivamente capito che:
Il design thinking non è sinonimo di “post it”
E’ un approccio complesso alla progettazione che accompagna la creazione del prodotto/servizio dall’inizio alla fine. Diffidate di chi organizza workshop creativi per generare idee e poi elabora proposte e soluzioni per suo conto, quello si chiama facilitazione ed è un’altra cosa.
Il design thinking è un approccio resiliente
Prende forma sullo scenario. Significa che non si può stabilire a priori il percorso da fare insieme al team perché ogni situazione è diversa e ogni volta è necessario trovare una nuova proposta.
Un leader creativo nel design thinking è innanzitutto un giardiniere
Non c’è nessuna magia nel ruolo ma la capacità di accompagnare il team verso la soluzione, dosando accelerazione e decelerazioni al momento giusto. Il processo in cui viene condotto il gruppo è un’alternanza di produzione e sintesi di idee interpretando correttamente i tempi.
Un leader creativo diverge
La forza del design thinking sta proprio in questo andamento non-lineare: proposta-esplorazione degli opposti-nuova proposta. Per spingere su tale approccio divergente è necessario come leader avere un saldo punto di partenza.
Un buon creative leader ha bisogno di nervi saldi e piedi per terra.
Un leader creativo orienta
Un leader nel design thinking conduce il team ad esplorare senza paura, ma è anche capace di tirarlo fuori dagli inevitabili di progettazione. E’ colui che invita continuamente il gruppo a pensare oltre il prodotto, orientando la progettazione ad un valore più ampio. (Per chi stiamo progettando? Per chi altri? Chi ne beneficerà e chi rischia di essere messo in difficoltà?)
Nel design thinking siamo tutti innovatori se ben guidati.
Un leader creativo conduce senza imporre
La leadership nel design thinking, ma non solo, è un mestiere che si impara su campo. Non bastano scena e materiali colorati, servono capacità di ascoltare, sensibilità per interpretare e un atteggiamento da “spalla”. Gli attori protagonisti non servono nel design thinking, servono bravi registi in grado di fare dare il meglio al team.
Nel design thinking nessuno è “il creativo”, ma siamo tutti innovatori se ben guidati.
Un leader creativo costruisce nuovi mindset
Un leader creativo deve prima di tutto cancellare dalla testa delle persone l’obiettivo e lavorare insieme a loro per definire la nuova sfida che si vuole concorrere a definire insieme. Questa è la parte più difficile e sfidante che abbiamo davanti: guidare il team a riformulare l’oggetto significa ripensare l’interno percorso di progettazione che prende forma via via in maniera congiunta.
Un leader crea rituali
Guidare un team nel design thinking significa dosare momenti creativi e operativi con una forte ritualità. I rituali, attività ripetitive e codificate, sono i momenti che dall’antichità segnano e rinsaldano il gruppo. Il rituale identifica il gruppo e facilità il momento specifico dell’atto creativo.
Tim durante il corso ha chiesto di elencarne 10 ad hoc per il gruppo che gestivamo.
Un creative leader ha sempre una fonte di ispirazione
Ho imparato molto dal corso che sto già mettendo in pratica, penso che la leadership creativa possa sintetizzarsi in questo: un team (interno o esterno) che convogli, guidato, le proprie idee esplorando soluzioni, anche estreme, riducendole a poche, efficaci, migliori proposte.
Riferimenti
The Art of Innovation, by Tom Kelley
Change by Design, Tim Brown
Designing for Growth, M Liedtka