Nel mio lavoro penso che la progettazione sia sempre un piccolo atto rivoluzionario, in grado di cambiare la realtà e le persone coinvolte, il suo valore è nella responsabilità che noi designer siamo in grado di difendere e portare avanti.
Ma sono anche una convinta sostenitrice che carta, pennarelli, lavagne e post it e molta empatia siano più efficaci di troppa tecnologia. Scrivo e insegno sui temi dell’architettura dell’informazione, dello user experience design e dello human centered design.