Immagina la tua migliore giornata al lavoro. Stai facendo grandi cose e la tua soddisfazione è immensa.
Con chi stai lavorando? Come è il/la collega con la quale tutto fluisce così bene? Per quale motivo ti senti forte? Cosa spinge così tanto la tua produttività con risultati fantastici?
Ora immagina il tuo team.
Chi sono le persone? Cosa succede quando collaborate più intensamente? Tutto scorre veloce o si stenta a trovare un ritmo costante?
Come designer passiamo molto tempo a lavorare e a cercare di far funzionare le cose. Cerchiamo di creare un impatto positivo nelle organizzazioni, sui mercati, sulle persone, sul mondo. Siamo spesso immersi nella complessità di progetti sfaccettati e multidimensionali, sintesi di interessi, problemi, valori differenti.
I contesti stanno cambiando. I sistemi rigidi e gerarchici che hanno determinato i modelli organizzativi di ieri hanno subito uno scossone e un’accelerazione causato proprio dal lavoro a distanza.
Il lavoro delle persone e dei team non sarà mai più uguale a prima.
La collaborazione tra le persone devono essere re-immaginata.
Questo cambiamento deve venire da un processo generativo interno che parte dalle persone e lavora sulle relazioni. Si passa da sistemi decisionali a cascata e modelli predefiniti a network collaborativi che potenziano la generazione di idee e la fiducia tra le persone.
Significa scrivere nuove regole dall’interno della propria organizzazione, del proprio team trasversale, dell’essenza unica di quella realtà.
Focus sulla diversità
I team più forti sono quelli che mettono insieme persone diverse, con differenti approcci, esperienze e punti di vista. Allora il primo step è proprio quello di partire dal singolo componente di questo insieme: l’individuo.
La diversità dei membri di un team moltiplica le lenti delle possibilità: gli ambienti dove le persone sono ascoltate e valorizzate sono quelli dove gli individui collaborano e danno il meglio di sé.
Che cosa è un team?
È un gruppo organizzato di persone che lavora su obiettivi comuni. Ci sono team che funzionano bene, altri che stentano. C, ci sono relazioni interne potenti e altre più lasche e difficili.
Un team è sempre un insieme complesso e, come ogni situazione sfaccettata, per essere affrontata deve essere prima analizzata e sezionata.
Punta all’unicità
I team vanno sezionati attraverso le persone che li compongono identificando in ognuno di loro la forza assoluta che li contraddistingue.
Ognuno di noi ha una passione e il un dono che ci permette di contribuire in maniera speciale, di dare il meglio di noi aiutando anche gli altri a brillare.
Per collaborare servono le condizioni
Per fare un grande lavoro bisogna partire da noi.
Per dare il meglio di noi e avere il meglio dagli altri dobbiamo prima progettare le condizioni.
Le condizioni sono fatte da un ambiente favorevole e un’organizzazione pronta al cambiamento. Una grande azienda è fatta da grandi team, ovvero da persone capaci di lavorare come insiemi armonici.
Nelle organizzazioni il cambiamento non può che iniziare dalle sue unità atomiche che sono gli individui. Il valore non risiede nelle possibilità di singoli talenti, ma nelle relazioni che si instaurano all’interno del team, nella capacità di ognuno di collaborare in maniera consapevole e partecipativa con gli altri.
Identifica la tua ragione d’essere nel mondo
Bisogna iniziare dal singolo individuo, dalla capacità che ognuno ha di analizzarsi, interpretarsi e raccontarsi all’esterno. In altre parole, dal superpotere che ognuno possiede perché è da questo che si dispiega la potenza del team.
Far emergere le capacità in cui si eccelle permette di identificare come ognuno di noi si relaziona con l’altro (one to one) e quindi con gli altri (il gruppo).
Capire perché lavoriamo tanto bene con una particolare persona aiuta a evidenziare quali sono gli elementi che costruiscono la forza della diade. Perché lavoriamo così bene con quel collega? In cosa ci compensa? In cosa ci sentiamo valorizzati e rafforzati? Perché con lui/lei diventa tutto così magicamente semplice e fluido?
Il superpotere personale è la capacità che ci porta a dare il meglio di noi, quello che sintetizza la nostra ragione ultima di persona, nel lavoro come nella vita.
Capirla permette di portare maggiore consapevolezza in tutto quello che facciamo, è il contributo su cui ci sentiamo unici, ciò che facciamo in modo straordinario.
È il dono per il quale sentiamo di essere speciali e di contribuire al mondo.
Un gruppo che funziona è basato sui legami forti che si instaurano, sugli elementi che permettono di agire come un ensemble, un insieme armonico che raggiunge l’esecuzione perfetta. L’ensemble è composto da professionisti che mettono al servizio della “musica” del gruppo le proprie capacità uniche di solisti.
Per identificare il nostro dono dobbiamo svincolarlo dal più stretto perimetro professionale. Dobbiamo riflettere in che cosa eccelliamo nella vita e capire come lo portiamo nel lavoro e nella relazione con gli altri.
Proviamo a chiedere a chi ci conosce in cosa siamo speciali e ragioniamo su quanto coincida con l’immagine che abbiamo di noi stessi.
Se volete qualche spunto di riflessione sui poteri speciali di ognuno li trovate qui:
Designer in Gioco – Parole
Sicuramente ne individuerete vari, ma scegliete quelli che sentite prevalere sugli altri. Il mio è IMMAGINAZIONE (e anche un po’ SORPRESA) e cliccando vedrete i mestieri che li coltivano.
Designer in gioco nasce per aiutare le persone e le organizzazioni a identificare e coltivare valori e capacità di persone e team.
In parallelo i suggerimenti di Ideo aiutano a identificare le capacità di ognuno che contribuiscono a rendere il team, e il mondo, un posto migliore:
- Gestisco la complessità
- Sperimento
- So identificare / tracciare sentieri
- Ho un pensiero creativo
- Individuo ogni volta crepe e punti deboli
- Pacifico
- Guido attraverso una bussola culturale
- Ho la grinta giusta
- Risolvo i problemi
- Ho capacità decisionale
- Sono una persona empatica
- L’energia non mi manca mai
- So evangelizzare con convinzione
- Armonizzo e incastro
- Provoco ma gestisco
- Mi ingegno per soluzioni nuove
- Porto l’equilibrio
- Motivo e trascino
- Ho un pensiero logico-sistemico
- So negoziare come nessun altro
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Il mio? Pensiero creativo (ma non lo dico io :))