Che cosa c’è di speciale in un percorso formativo individuale maestro-discente?
Oggi l’apprendimento uno-a-uno ha un sapore antico: dai filosofi greci ai mentori delle case nobiliari appare tutto molto distante. Eppure, se attualizzato, è un’opportunità duttile e potentissima di crescita professionale e personale. Ed è anche un mezzo di contrasto ai ritmi e i modi che gli scenari del mercato impone a chiunque.
Il training one-to-one restituisce un’esperienza profonda, indelebile, in alcuni casi magica. Dalle botteghe rinascimentali alle mille storie dei maestri zen la storia è popolata da questi sublimi rapporti di apprendimento e crescita personale.
Ti spiego perché, secondo me, il training uno-a-uno è in grado di fare la differenza oggi:
- È PERSONALE: il programma di formazione è su di te solo per te. Si adatta alle tue esigenze, ai tuoi ritmi e agli obiettivi che vuoi raggiungere.
- È FOCALIZZATA: hai l’attenzione del trainer solo su di te è questo ti permette di procedere più speditamente, affrontando sul momento ogni dubbio o difficoltà.
- È FLESSIBILE: gli orari e il contenuto si adattano alle tue esigenze così il training è mirato e, raramente, noioso.
- È COINVOLGENTE: costruendo il rapporto via via sei più a tuo agio nell’esprimere ogni curiosità senza nessuna remora.
- È VELOCE: nella formazione one-to-one impari più velocemente rispetto alle lezioni di gruppo, perché non ti distrai e sei continuamente sollecitato al ragionamento.
- È IMMEDIATA: hai feedback continui e immediati così da correggere in tempo reale gli errori discutendone insieme.
- È SICURA: puoi esprimere qualsiasi cosa in maniera libera senza la pressione del giudizio altrui.
- È COSTRUTTIVA: La formazione one-to-one favorisce lo sviluppo di un rapporto profondo tra te e il tuo insegnante che, trasformandosi, può durare una vita.
- È VANTAGGIOSA: le lezioni sono più efficienti: non c’è bisogno di rispettare i tempi e i modi di altri partecipanti, si concentra solo su di te.
Un percorso di consapevolezza e di metamorfosi
Sono stata anche io una discepola entusiasta, ho sperimento il one-to-one, è stata per me una folgorazione (con la persona giusta però 🙂 e una esperienza straordinaria di apprendimento, prima di tutto su me stessa.
Conoscevo gli argomenti, i metodi e le tecniche, ma avevo bisogno di qualcuno che unisse i puntini e mi permettesse di vedere tutte le parti gioco come in un processo fluido e pratico. Di vedere me stessa come professionista. È stato così.
Il one-to-one risponde ad un bisogno di relazione profonda, reale, autentico. Dove tutto è mediato, digitale, veloce, superficiale, imparare da chi ha esperienza e saggezza significa opporsi, frenare, cercare altri modi di essere e di lavorare.
Riapproriarsi di relazioni profonde e antiche, che non sottostanno solo alle logiche di mercato e di un mondo sempre più triste e frenetico, forse, è una piccola, infinitesimale risposta. Un modo di dire NO.
Allora tutti dovremmo riappropriarci di questo rapporto potente. Chiunque senta il bisogno di tirare il freno e riflettere, su se stesso/a, sul proprio modo di lavorare, di fare la differenza nello spazio che abita.
Per capire chi si è e chi si vuole essere e come rendere il mondo ancora a misura umana.
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