Il Business Origami è uno metodo destinato ad attività collaborative di design creato nel 2006 da Yukinobu Maruyama con l’Hitachi Design Center. Il Business Origami utilizza strumenti con un forte impatto visivo che permettono ai partecipanti di creare delle mappe fisiche, bidimensionali o tridimensionali al fine di rappresentare servizi complessi. I partecipanti sono in genere […]
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Lo sguardo delle aziende che non hanno paura
La paura di guardarsi dentro e vedere, a volte, che ci sono cose che non funzionano. Le customer journey map raccontano l’esperienza delle persone con le organizzazioni. Il diritto di replica delle aziende nei confronti del cliente si chiamano service blueprint. I service blueprint sono stati descritti per la prima volta da Lynn Shostack, un […]
Come piante del deserto: cosa ho imparato da una serie di sfortunati eventi
Ho vissuto giorni densi e faticosissimi. Ecco come, tra eventi rocamboleschi, scene fantozziane e incontri sorprendenti, ho capito l’importanza di essere come piante del deserto.
Gli esperti siamo noi: il valore delle persone nel design collaborativo
Nel design collaborativo il vero valore sono le persone e il loro modo di lavorare assieme nel rispetto reciproco. Le persone che vivono l’esperienza, o la realizzano, sono i veri esperti e sono coloro in grado di identificare i problemi da risolvere definendo le idee da far crescere.
Le interviste sul sofà che raccontano il mestiere di designer
UX on the Sofa è un progetto nato con la UX University che raccoglie interviste, da leggere e ascoltare, con amici e colleghi con i quali mi confronto sui temi della professione di designer.
Orizzonti e microcosmi: il livello di zoom delle customer journey map
Quando si decide di esplorare l’esperienza dei clienti è come se si salisse su un treno. Si viaggia su una lunga tratta dove ogni stazione, piccola e grande, rappresenta il touchpoint attraverso il quale cliente entra in contatto con l’organizzazione.
Lavorare con UX team internazionali in Italia
Cosa accade quando un team internazionale vuole conoscere meglio il proprio cliente venendo in Italia? Che succede se chiede di farlo in 2 settimane? Si mette in moto una macchina complessa. Capita sempre più spesso con il nostro team Utl di affiancare team internazionali per comprendere come utilizziamo i social network in Italia, come interagiamo […]
Soluzioni punk per una UX senza ricerca: un caso pratico pratico
Quando la ricerca sui clienti è impossibile, ma non si vuole rinunciare ad un approccio UX, centrato sulle persone, è necessario trovare altre strade, meno battute e più punk. Si chiamano design collaborativo, big data e trasformazione interna all’organizzazione. Ecco il caso su cui abbiamo lavorato con il nostro team Usertestlab.
Comprendere i momenti verità dei clienti e renderli uno scambio
Le aziende sono sempre più consapevoli dell’importanza di ottenere dati significativi dai loro clienti. Molto spesso per quello che è uno scambio alla pari di valore tra organizzazione, privata come pubblica, e persone non si svolge come un ideale moment of truth.
Radical collaboration: un manuale per il design collaborativo
Ecco qua, dopo qualche anno, molte belle esperienze e parecchie riflessioni nasce Radical Collaboration un libro sulle persone e per le persone. Un libro per chi progetta prodotti, servizi e sistemi che, indipendentemente dall’oggetto, sono in grado di cambiare la vita delle persone.
La gestione dei gruppi nel design collaborativo
I workshop di design collaborativo mettono insieme due differenti ambiti: quelli del design sull’esperienza delle persone e quelli della facilitazione. Nel momento in cui ci sono 6, 20, 50 persone che simultaneamente collaborano insieme in una sessione di design è necessario prestare attenzione a moltissimi aspetti che ne permettano la riuscita.
Intranet, design thinking e collaborazione radicale
Le intranet e i sistemi di gestione interna alle organizzazioni stanno acquistando sempre maggiore importanza, ma sono spesso sottovalutate nella progettazione che avviene in maniera top down senza tenere in dovuto conto il contributo delle persone che vi interagiranno.
Il design empatico: una sfida alla complessità. – Parte 2
L’empatia nel design si sviluppa attraverso una immersione profonda nel contesto di riferimento di chi usufruirà del prodotto o del servizio. Quando definiamo l’immersione profonda intendiamo acquisire un mindset che inizia con l’attivare un “ascolto non giudicante” del modo in cui le persone vivono e si relazionano con gli oggetti e con il mondo esterno.
Il design empatico: una sfida alla complessità. – Parte 1
“Prima di giudicare un uomo devi camminare almeno un miglio con le sue scarpe.” Questo ė un proverbio cherokee che sintetizza perfettamente l’atteggiamento che ogni designer deve sviluppare in un processo di human centered design e di design thinking.
Brainstorm. Canvas 13 CCEK
L’ultimo canvas CCEK è quello che ci proietta verso la progettazione esecutiva. Dopo aver esplorato in maniera collaborativa tutti gli aspetti della relazione tra brand e cliente o tra organizzazione e utente è giunto il momento di elaborare, numerose, sfidanti, esagerate, soluzioni progettuali.
Journey map. Canvas 12 CCEK
Il canvas Journey map aiuta elaborare il percorso che le personas mettono in atto per soddisfare un bisogno o risolvere un problema attraverso i punti di contatto (touchpoint) che l’organizzazione offre ai suoi clienti/utenti.
Scenari. Canvas 11 CCEK
Il canvas scenari aiuta elaborare le storie che i profili dei clienti/utenti tipo (personas) vivono rispetto al servizio o al prodotto. Gli scenari sono l’insieme delle azioni che le personas mettono in atto rispetto all’oggetto di progettazione.
Personas. Canvas 10 CCEK
Il canvas personas permette di costruire in maniera dettagliata e definitiva i profili dei clienti/utenti attraverso i quali progettare. Alla base c’è la ricerca sulle persone e gli obiettivi stabiliti insieme al committente. Le personas non sono mai il prodotto di ipotesi, supposizioni o tesi, sono la sintesi di dati reali.
Proto-personas. Canvas 9 CCEK
Dopo la ricerca sulle persone continua l’azione di sintesi attraverso una bozza dei profili definitivi dei clienti. Con le proto-personas si definiscono le caratteristiche dei profili target in maniera più reale e concreta in quanto prodotte dai dati raccolti.
Insight. Canvas n. 8 CCEK
Il canvas 8 del Canvas Collaboration Emergency Kit, CCEK, Insight, supporta il team nella sintesi delle singole interviste e permette il confronto e una clusterizzazione dei dati rilevati facilitando la costruzione delle proto-personas.