Negli ultimi anni è emerso un nuovo modello di leadership: meno attaccato ai processi e più ispirato da creatività e connessioni tra i singoli individui. Si è fatta strada la convinzione che l’applicazione pedissequa di standard e modelli codificati non supportino maggiore produttività e innovazione. Serve qualcosa in più, servono strade meno percorse, serve testa e cuore.
Perché ogni team è unico e chiede la costruzione di modelli personalizzati in grado di valorizzare i singoli componenti coltivando diversità e straordinarietà.
I nuovi leader hanno bisogno non tanto di modelli uguali e certificati, ma di mindset e cultura che permetta, ogni volta, la strategia più adatta per raggiungere l’obiettivo costruendo nuove relazioni tra gli individui.
In questi nuovi modi di relazionarsi con le persone il leader creativo ha uno strumento potente come la facilitazione. Il trade d’union tra facilitazione e leadership creativa è nelle nuove forme di apprendimento. Per questo motivo tutti i manager innovativi dovrebbero misurarsi con la facilitazione, magari formandosi per primi.
La facilitazione guida le persone verso obiettivi concordati, che sono sempre obiettivi di apprendimento. Imparare a lavorare in maniera nuova, a condividere, a collaborare, a esprimere e rappresentare le idee sono le fondamenta di una leadership creativa. Come lo è anche fornire nuovi modelli azionabili che permettano alle persone di apprendere e di trasformare i comportamenti.
Le persone sperimentano, imparano, agiscono e cambiamo via via il modo di relazionarsi. La facilitazione semplifica questo percorso di trasformazione e lo fa indicando la direzione giusta, offrendo suggerimenti, migliorando l’esperienza delle persone e dando un orientamento, ma mai sostituendosi ad esse. Al contrario, viene fatto insieme a loro. La facilitazione non è mai prescrittiva, ma sempre generativa.
Il facilitatori, come anche i nuovi leader, agiscono come allenatori che cambiano l’approccio in base alla squadra. Si impegnano a migliorare le modalità del lavoro del gruppo, come questo prende le decisioni, e si assicura che ogni voce venga ascoltata, che i conflitti vengano fatti emergere, si occupa di non escludere.
Il leader non trasmette, crea insieme a te
A differenza della leadership tradizionale, il leader creativo non trasmette le informazioni, si assicura che quella conoscenza di trasformi in azioni e interazioni, in uno scambio circolare.
Il nuovo modello di leader creativo, come anche il facilitatore, non è necessariamente un esperto del campo, perché l’expertise è delegata al gruppo. La conoscenza e lo status di esperti vengono riconosciuti dal leader/facilitatore che agisce come pari tra gli individui. Anzi, a volte, una conoscenza meno verticale, permette di far emergere nuove inquadrature. La leadership creativa punta dunque alle connessioni messe in moto tramite l’intelligenza collettiva che generano le soluzioni.
Tutto questo, però, si realizza sulla base di una neutralità processuale importante, che solo al termine del processo re-indossa il suo ruolo decisionale. È questa forse la principale differenza tra leader creativo e facilitatore: il leader è colui che, al termine, esercita la responsabilità decisionale, il facilitatore delega al gruppo le soluzioni. Vediamo allora qualche elemento a confronto tra aspetti della leadership tradizionale e innovativa proprio in riferimento alla relazione con il gruppo.
La leadership tradizionale
- Veicola informazioni
- Si focalizzano sul contenuto
- Ascolta i partecipanti sugli argomenti
- Condivide la loro conoscenza
- Permette ai membri del gruppo di condividere
- È esperta nella materia
- Si concentra sull’apprendimento individuale.
La leadership creativa
- È presente al confronto del gruppo
- È concentrata sulle dinamiche del gruppo
- Crea lo spazio perché ognuno possa contribuire
- Alimenta la condivisione e conoscenza tra i membri
- Non è necessariamente esperta della materia, ma sostiene il gruppo che lo è
- Si concentra sugli obiettivi del gruppo tenendo conto delle aspettative di ognuno.
Per attivare la leadership creativa possono essere messe in atto alcune azioni afferenti alla facilitazione, che ogni volta:
- Coinvolge ma si mantiene neutrale
- Crea un ambiente che motivi i partecipanti a imparare
- Aiuta i partecipanti a capire e applicare nuove conoscenze e abilità
- Gestisce il coinvolgimento continuo del gruppo
- Promuove la coesione del gruppo
- Dà indicazioni precise e istruzioni chiare
- Ascolta attivamente
- Fornisce feedback tempestivi e attenti
- Utilizza le attività pratiche per valutare la comprensione
- Coinvolge attivamente i partecipanti tramite differenti modalità.
- Gestisce in maniera versatile
- Si assicura che il programma venga seguito
- Gestisce il tempo per mantenere l’agenda
- Apre e chiude le sessioni in maniera precisa e puntuale
- Sa riformulare tempi e attività sull’esperienza del momento.
- Persegue modelli concreti
- Mantiene un atteggiamento positivo e professionale
- Affronta i conflitti in modo costruttivo
- Fornisce un esempio positivo di comportamento.
- Mette in campo stimolo continui
- Risponde alle domande in modo onesto e appropriato alle proprie conoscenze
- Fa domande che approfondiscano la comprensione del contenuto
- Fa domande che stimolano il ragionamento e la creatività senza prendere posizione.
Apre, accoglie, guida
La leadership creativa richiede un ambiente dove i membri del team si sentano liberi di esprimere le proprie idee senza timore di giudizi. La fiducia reciproca è fondamentale per favorire la condivisione aperta delle idee. Si esprime attraverso team diversificati in grado di veicolare prospettive uniche e stimolare la creatività. Da qui la necessità di assicurarsi che tutti i membri del team si sentano inclusi e valorizzati. È essenziale promuovere il pensiero critico alimentando domande stimolanti che spingano il team a esplorare diverse prospettive. L’ascolto incoraggia sfide costruttive per sviluppare idee più solide. Il gruppo deve avere accesso alle risorse necessarie per esplorare e implementare le idee. Bisogna inoltre coltivare un tipo di strumenti e materiali in grado di motivare il processo creativo non solo in maniera razionale.
La leadership creativa stabilisce obiettivi chiari e stimolanti per il team che ispirino e motivino i membri. È fondamentale che tutti comprendano il significato delle proprie attività in un contesto più ampio. La consapevolezza dello scenario rende più sicure le persone che accolgono di buon grado una cultura dell’apprendimento costante, alla base delle organizzazioni che crescono. Anche per questo la leadership creativa non demonizza l’errore, ma lo considera una opportunità di avanzamento.
Riconosce e celebra
Nella leadership creativa la comunicazione si svolge sempre in modo chiara e aperta. Vengono forniti feedback costruttivi e si chiedono regolarmente risposte al gruppo. La trasparenza contribuisce a costruire un clima di fiducia. La delega delle responsabilità è un altro pilastro della leadership creativa che assegna compiti che sfidano i membri nel coltivare e sviluppare nuove competenze. Questo incoraggia l’autonomia e la responsabilità personale.
Il leader creativo riconosce e celebra i successi del team in modo da incoraggiare e motivare tutti i membri senza mai essere protagonista. Questo aiuta a mantenere un clima positivo e stimolante.
La leadership creativa resta duttile ai cambiamenti e si adatta alle esigenze e alle sfide che emergono, e l’adattabilità è la chiave degli ambienti evolutivi.
È su questi fattori che si gioca la capacità di coltivare i talenti delle persone portandole ad essere soddisfatte di se stesse e del lavoro svolto. Questi sono gli ambienti che non considerano solo il qui e ora, ma che sono in grado di scorgere sempre scorci nuovi di orizzonte.
4 testi per partire
- Creative Confidence: Unleashing the Creative Potential Within Us All
Tom Kelley, David Kelley - Leaders Eat Last: Why Some Teams Pull Together and Others Don’t
Simon Sinek - The Lean Startup: How Today’s Entrepreneurs Use Continuous Innovation to Create Radically Successful Businesses
Eric Ries - The Innovator’s Mindset: Empower Learning, Unleash Talent, and Lead a Culture of Creativity
George Couros