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Service Safari per i musei (ma non solo :)
Il Service Safari è una tecnica di ricerca del design di servizi che si basa sull’osservazione e la sperimentazione diretta del servizio da parte del designer o dello staff interno. È uno strumento dello human centered design (e del design thinking) ed è un metodo di analisi contenuto nei costi che restituisce una fotografia dell’esperienza […]

Tra leadership creativa e facilitazione dei team
Negli ultimi anni è emerso un nuovo modello di leadership: meno attaccato ai processi e più ispirato da creatività e connessioni tra i singoli individui.

Let’s dance
Facilitare è come ballare gestendo l’energia positiva delle persone. La facilitazione coinvolge chiunque lavori con i gruppi e permette di raggiungere obiettivi sorprendenti.

Senza visitatori i musei non esistono
Cosa manca ai musei italiani? Quasi niente, sono ricchissimi nell’offerta e competitivi per lo staff. Eppure qualcosa si può ancora fare che cambierebbe il modo di vivere il patrimonio.

Disegnare male, disegnare tutti
Ho sempre pensato che saper disegnare sia una meravigliosa risorsa. Quando vedi farlo, bene, dal vivo, sembra magia e, purtroppo, sembra facile. Non sono brava a disegnare, ma in me batte un cuore da artista mai espresso, un po’ come quelli che si sentono Michail Baryšnikov senza coordinamento e talento per la danza. In una […]

Raccontare e raccontarsi attraverso un manifesto
I manifesti sono oggetti che dichiarano: il pensiero, l’intenzione, il proprio posto nel mondo. Non sono mai banali perché sempre combinazione di riflessione ed azione.
E se li trasformassimo in strumenti del design? Per raccontare a noi stessi e al mondo il nostro modo di essere designer

Think different, start different!
Per pensare in maniera diversa nella progettazione di strumenti e servizi è necessario agire da subito in modo differente, impostando un modello che renda tutti più forti e consapevoli del percorso da intraprendere. Questo si traduce nel fatto che, se è un processo all’insegna del service design e del design thinking, anche gli step successivi […]

Anatomia del codesign tra identità e visione
Il codesign ha bisogno di radici solide che definiscano in maniera concreta i binari sui quali il viaggio ha inizio. Parliamo di codesign quando l’approccio allarga in maniera esponenziale il coinvolgimento delle persone. È un processo che non si limita al team di progetto, che, magari, è insieme da sempre, ma si espande a chiunque […]

Co.Co.Co. Coinvolgi, Collabora, Coprogetta
E valuta le differenze. Tre parole belle, importanti che hanno un piccolo suffisso comune. A volte un po’ abusate, sovente usate come sinonimi nel design, hanno in realtà una natura e una sostanza molto diversa. Nella progettazione collaborazione, coinvolgimento e codesign dichiarano che il designer non è solo nel processo di design, ma insieme ad […]

Riti, comunità e yūshū no bi
La stabilità del rito si contrappone a un tempo incerto, un flusso incostante che la ritualità stabilizza attraverso un inizio e, soprattutto, una fine, yūshū no bi, un termine peculiare giapponese che indica la bellezza della fine. Perché, come si festeggia l’inizio (di un amore, di un nuovo lavoro, di qualsiasi impresa), è necessario festeggiare la fine. I riti questo fanno, aprono e chiudono il tempo, scandendolo.

Esercizi pratici di customer centricity
Come si diventa customer centered organization? Mettendo da parte i numeri e iniziando a guardare i servizi con altri occhi. Servono storie, serve contesto, servono motivazioni profonde. Serve quello che i numeri non raccontano, ma che restituisce la complessità umana. Ecco allora 10 elementi di analisi e un esercizio per partire.

Tra elastici tesi e organizzazioni che apprendono
Un sistema non lo puoi cambiare partendo dallo stesso livello di consapevolezza che lo ha generato (Einstein)
Per trasformarsi in organizzazioni centrate sui clienti bisogna intraprendere un percorso di apprendimento. Allora, la prima roboante domanda è: si può insegnare a diventare organizzazione centrata sui clienti? Dipende, perché qui non è questione matematica.

Quello che il design thinking, spesso, non dice
Il design thinking è una risorsa strategica per affrontare problemi complessi. Quello che finora è stato meno evidente è il suo ruolo nel change management e nel modo di trasformare le persone.

Le domande, quelle libere e potenti
Che cosa innesca la nostra creatività? Che cosa libera l’energia di un gruppo? Cosa accende la zona? Sono le conversazioni, ma soprattutto le domande, quelle libere e potenti.

Service blueprint 3. Le funzioni
La fedeltà del blueprint deve corrispondere alla fedeltà della comprensione del sistema. Man mano che si collabora con gli esperti interni, si aggiungono dettagli chiave. Kendra L. Shimmell I service blueprint sono strumenti potenti e complessi che vanno progettati con cura. Data la quantità di informazioni che racchiude un service blueprint, è importante definire a […]

Service blueprint 2. Lo scheletro
Codificare la struttura dei service blueprint ed attenersi ad essa è indispensabile. I service blueprint sono mappe da compilare i cui codici devono apparire chiari, coerenti e immediati per chi li legge e per chi compila. Una struttura coerente assicura infatti due aspetti fondamentali: permette a chi guarda il service blueprint completo di capire a […]

Touchpoint! Touchpoint! Touchpoint!
Come persone siamo immersi in un mondo di touchpoint, di punti di contatto che ci permettono di comunicare con i brand e soddisfare i nostri bisogni di consumatori. Ma il percorso che ci porta ai prodotti o servizi desiderati può essere ampio e imprevedibile, le scelte sono influenzate da molti fattori. Mappare il percorso dei […]

Service blueprint 1. I componenti base
“Senza service design e una progettazione intenzionale delle operazioni dietro le quinte, il risultato finale è affidato (al buon cuore – cit. personale) del cliente. Kendra Shimmel I service blueprint sono mappe che rappresentano la complessità dei servizi dei nostri tempi. Sono uno degli strumenti principali del service design. Da una parte c’è il cliente […]

Dalle experience map ai service blueprint
Le experience map e i service blueprint ci aiutano a capire meglio come ragionano i nostri clienti e come rispondono le organizzazioni. Mappare significa comprendere e intervenire dove necessario. Vediamo cosa sono, come funzionano e quali sono le differenze tra le mappe di percorrenza (experience map) e le mappe di profondità (service blueprint).

Progetti ciclopici, giovani designer e tanta fiducia creativa
Questo è stato un anno molto particolare, popolato di progetti e docenze poliedrici e sfidanti. Sono grata a tutti coloro che mi hanno dato fiducia e hanno fatto un pezzo di strada insieme. L’ultimo intensissimo progetto didattico si è concluso qualche giorno fa e lo racconto ancora a caldo tra fatica, nuovi insegnamenti tratti ed […]